Landmark, i segni della terra

by Marco Cestari
Landamark - segni sulla terra

Landmark, il segno nella terra

Landmark è il termine anglosassone che denota un punto di riferimento geografico. E’ un termine importante da cogliere nel suo senso più completo soprattutto per chi studia e lavora per far conoscere un territorio.

Il Landmark è un elemento ben riconoscibile del paesaggio, naturale o artificiale, considerato utile per orientarsi e che può essere distinto anche da lontano.

L’arte – nelle sue tante forme espressive  – è forse la disciplina umana che meglio sa cogliere l’essenza di un Landmark.

landmark-serpente

Riproduzione del motivo archetipale del serpente che si muove sulla terra

Una vetta, la morfologia di una roccia o il profilo di una montagna, come un albero monumentale, hanno solleticato gli esseri umani a creare forme artificiali spesso affini, come un campo agricolo, una torre, o un campanile.

Forse è per questo motivo che ogni tradizione culturale e sociale da un significato più profondo ad alcuni luoghi geografici caratterizzati da un Landamark, come la torre di Pisa, il Colosseo, la baia di Napoli col Vesuvio, le tre cime di Lavaredo…

Quando è però che qualcosa diviene più “Landmark” del luogo stesso?

Per esempio: la Gioconda, asset centrale del Louvre di Parigi. Dipinto dal valore universale, è divenuto  elemento identificativo di rafforzamento stesso del valore del museo.

Landmark è qualcosa di vicino al sentire umano. Anima il senso di attrazione. Genera una forza emblematica, il desiderio umano di viverli più da vicino e soprattutto di “identificazione culturale.

Il Landmark risveglia l’intenzione di vivere una dimensione più significativa e profonda nell’essere umano, stimolando una ricerca di elementi visibili, che diano “senso” alla ricerca di un’esperienza di arrichimento interiore. E’ qualcosa di evidente e tangibile capace di integrare in sè un valore sottile condivisibile.

Landamark - segni sulla terra

Le Tre Cime di Lavaredo, un Landmark delle Dolomiti

Un Landmark.

Attraverso il Landmark gli esseri umani imparano a riconoscersi, rispecchiarsi e capirsi nelle profondità di un sentire umano. Il suo “segno” traccia di una mappa sottile, che da senso al cammino che compiamo. Trasforma un viaggio in un’esperienza sensoriale, offrendo l’occasione di ritrovare “fuori” qualcosa che è “dentro” ogni essere umano.

Landmark, luoghi del non dove

La cosa più affascinante è che un Landmark risveglia quel desiderio umano di “perdersi per ritrovarsi”, come avviene alla maggior parte dei visitatori di Venezia.

Forse quel “perdersi-ritrovarsi”, fascino paradossale di un vero Landmark ci ricorda come non possediamo nulla, perchè ci unisce e ci divide, rivelandoci il dove siamo eper catapultarci in un non dove interiore in cui ritroviamo il coraggio di perderci per ritrovarci.

E’ in tale duplice occasione di osservare la vita che crea “risonanza” con l’elemento invisibile del Genius Loci , quello “spirito del luogo” capace di “condensare” il senso del “sacro” di un luogo e conentendo ad ogni osservatore, di condividerlo.

E quando il luogo lo rivela, ecco la nuova dimensione esperienziale, il Landmark.

10 Aprile 2018

Landmark è il nome della Mostra presso Schloss Moos.

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