L’arte chan di Marco Cestari deriva dal "wabi sabi", ovvero il culto della bellezza per le cose imperfette, impermanenti e incomplete.
 

Non convenzionale per eccellenza il Wabi sabi è la quintessenza della bellezza. Un modo di vita per filosofi poeti ed artisti che non è definibile se non attraverso l’azione. E l’azione che esprime questa quintessenza non può essere che vuota, ovvero "chan".

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